Hai notato un considerevole calo dell’engagement organico e temi lo shadow ban per il tuo profilo Instagram aziendale?

 

Innanzitutto, mantieni la calma. È normale essere preoccupati quando si nota un drastico calo delle visualizzazioni e dei like di un profilo su cui si è investito tanto, ma si tratta di una condizione nella maggior parte dei casi reversibile. Basterà qualche piccola accortezza per far circolare nuovamente i tuoi post e fargli raggiungere nuovi utenti.

 

L’algoritmo di Instagram è difficilmente prevedibile e già in condizioni normali creare un piano editoriale coerente, che sia in grado di suscitare interesse e interazione è complesso. Se poi la piattaforma stessa che incomincia a non mostrare più i post, la situazione può spaventare i non addetti ai lavori.

 

Chi lavora con i social media è consapevole che queste situazioni possono succedere: quando si pubblica un contenuto su una piattaforma di terzi, non se ne ha il controllo totale e può accadere di scontrarsi con le sue policy e linee guida, anche involontariamente.

 

L’importante è non perdere tempo e cercare di capire il prima possibile come mai si è in shadow ban, in modo da poter aggiustare il tiro recuperare. Ti assicuriamo che se si agisce nel modo giusto, un breve periodo di shadow ban non inciderà eccessivamente sui risultati della tua strategia di social media marketing a lungo termine.

 

In questo articolo, approfondiamo insieme l’argomento definendo che cos’è lo shadow ban, come riconoscerlo e come è possibile uscirne. Continua la lettura!

Shadow ban: cos’è e come riconoscerlo

 

Il termine shadow ban significa letteralmente “mettere in ombra” ed è un meccanismo che l’algoritmo di Instagram mette in atto per penalizzare un profilo, limitandone la sua visibilità. I follower continueranno a vedere i post e le stories nel loro feed, mentre gli utenti che non seguono il profilo faticheranno a trovarli.

 

Lo shadow ban, infatti, nasconde i contenuti del profilo “incriminato” dalla sezione di ricerca, dagli hashtag utilizzati e dai tag legati al posizionamento. I follower non noteranno nulla di anomalo e anche il proprietario del profilo non si accorgerà di niente fino a che il calo di engagement non risulterà evidente.

 

A volte riconoscere il ban può essere difficile: si sa che l’algoritmo di Instagram non spinge tutti i contenuti allo stesso modo ed è normale che alcuni contenuti raccolgano più consenso di altri. Come capire quindi se si tratta di un semplice post andato meno bene del solito o si è in shadow ban? Basta seguire questi passaggi.

 

  1. Prendi un altro device e loggati con un profilo diverso, es. il tuo personale.
  2. Ricerca gli hashtag utilizzati nel post nella sezione “recenti”.

 

Se non trovi il tuo post, allora sei in shadow ban. Puoi anche notarlo dal fatto che tutti i like e gli eventuali commenti ricevuti provengono da follower e non da utenti che non ti seguono. Ma che cosa porta Instagram ad oscurare un contenuto? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

shadow ban Instagram | shadow ban cos’è | cause shadow ban

Le cause dello shadow ban su Instagram

 

Come puoi leggere direttamente sulla pagina del centro assistenza di Instagram, la piattaforma  attua lo shadow ban verso quei profili che violano le linee guida della community e che sono ritenuti inappropriati. Sono un esempio le fake news, post violenti o con riferimenti alla sessualità.

 

Se ti sembra di non aver pubblicato nulla di effettivamente compromettente, fai attenzione: ci sono tanti comportamenti apparentemente innocui che Instagram reputa scorretti e punisce con lo shadow ban. Analizziamoli insieme.

 

Utilizzo di applicazioni terze per monitorare i likes, i follower e le attività di follow/unfollow.

 

Instagram penalizza tutti quei profili che si loggano con i loro dati in app di terze parti, non autorizzate dalla piattaforma stessa e che vengono solitamente utilizzate per scoprire chi ha smesso di seguirci.

 

Se hai anche tu scaricato un’applicazione simile, cancellala immediatamente e cambia la password del profilo. Oltre a essere a rischio shadow ban, inserire le credenziali in applicazioni non autorizzate potrebbe renderti vulnerabile ad attacchi di phishing.

 

Utilizzo di bot per l’aumento di like, follower e commenti

 

Se il numero di follower al profilo di un brand può aumentare la brand awareness, perché non acquistarli? Niente di più sbagliato: Instagram mette in shadow ban gli account che improvvisamente ricevono un’ondata di nuovi follow, soprattutto da profili tutt’altro che veritieri.

 

Inoltre il pubblico della piattaforma ormai è scaltro e sa riconoscere facilmente se un account gioca sporco sui propri numeri. Meglio lavorare sulla produzione di contenuti di qualità e avere meno follower ma reali e interessati a ciò che pubblichi.

 

 

Attività di spam

 

Un’altra attività che Instagram non vede di buon occhio sono le azioni compiute in un breve lasso di tempo, ad esempio commentare tanti post in pochissimo per farsi notare da più profili possibili, smettere di seguire in massa un numero cospicuo di account, copiare e incollare lo stesso messaggio in direct.

 

Utilizzo di hashtag vietati o legati ad attività di spam

 

Anche la scelta degli hashtag che accompagnano i tuoi post deve essere ben ponderata: come immaginerai, Instagram non apprezza l’utilizzo di hashtag come #followforfollow o #likeforlike che sono poco focalizzati sul contenuto. Evita quindi di utilizzarli.

 

Fai poi attenzione agli hashtag vietati: ce ne sono alcuni molto utilizzati che la piattaforma cerca di oscurare perché spesso correlati a contenuti che vanno contro le linee guida. Sono moltissimi e online trovi le liste aggiornate al 2022.

 

Se sei un dubbio su un hashtag, per capire se è stato bannato dalla community, cercalo nella barra di ricerca: se non compare o se appare un avviso in cui si dice che alcuni risultati correlati sono stati omessi per il mancato rispetto delle linee guida, non usarlo.

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Shadow ban su Instagram, come uscirne?

 

Di norma, se si rimuove il contenuto “incriminato” o si cessano le attività sospette, lo shadow ban non dovrebbe durare per oltre di due settimane. Ma non è una certezza assoluta e purtroppo ci sono account in shadow ban da mesi. Cosa fare per evitarlo?

 

Come prima cosa, quando hai la conferma di essere stato oscurato dalla piattaforma, rimuovi il post che ha causato il ban. Dopodiché scollegati e cancella eventuali applicazioni terze che utilizzavano le tue credenziali e se lo facevi, smetti di acquistare follower fake.

 

A questo punto controlla gli hashtag che hai utilizzato nell’ultimo periodo, per assicurarti che non siano bannati dalla piattaforma. Se si tratta di un lavoro eccessivamente lungo, puoi semplicemente cancellare gli hashtag dagli ultimi 15-20 post.

 

Infine, prenditi una pausa da Instagram, che può essere di qualche giorno o di una settimana. L’app noterà che non stai facendo più nulla di sospetto e dovrai continuare così. Quando tornerai a postare, incomincia a pubblicare contenuti senza hashtag e torna ad aggiungerne pochi man mano che il tuo profilo riacquista visibilità.

 

Lo shadow ban su Instagram viene visto come un pericolo dai content creator e da chi utilizza il social per promuovere la sua attività. Se rispetterai le accortezze che abbiamo indicato in questo articolo, non avrai problemi con la piattaforma e i tuoi post non verranno oscurati.

 

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